Si gioca in Piazza Martiri!

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Bambini e ragazzi ingegneri del mondo – I giochi di costruzione che progettano il futuro è questo il titolo della prima edizione della Festa del Gioco. La Manifestazione – interamente realizzata dallo staff del Castello dei Ragazzi e che si svolgerà l’1 e il 2 ottobre – accenderà il centro storico di colori e fantasia, attraverso un ricco programma ludico e didattico rivolto a tutta la famiglia. “Il tema individuato insieme allo scrittore e poeta Bruno Tognolini – spiega la direttrice del Castello dei Ragazzi, Emilia Ficarelli – è quello del Costruire e, in particolare, del costruire il futuro. Quale materia può incarnare meglio tale spirito se non la robotica? Macchine sempre più intelligenti però impongono anche una discussione seria sulle loro implicazioni di carattere etico: durante la due giorni vi sarà quindi spazio anche per una riflessione su quella che è stata definita roboetica, termine coniato nel 2003 dalla Scuola di Robotica di Genova. La robotica, oggi, fa parte della nostra vita e crediamo possa incuriosire e interessare un po’ tutti, dai bambini agli adulti”. Si parte sabato pomeriggio, alle 17, quando Piazza Martiri verrà allestita con un’area digitale in cui la Scuola di Robotica di Genova e la Tata Robotica, nuova realtà carpigiana molto vivace in tema di progettazione e diffusione della robotica condurranno laboratori e dimostrazioni: “avremo droni, robot umanoidi Nao, stampanti 3D per mostrarne la magia alla cittadinanza, Scribbling Machine, Touch Wall, Little Bits e tante altre meraviglie del mondo dell’innovazione digitale e tecnologica. Laboratori per bambini, ragazzi e adulti, performance e dimostrazioni per scoprire pezzi di futuro”, prosegue la direttrice. Gli organizzatori però non hanno trascurato nemmeno i giochi di ieri, “dai tradizionalissimi Lego ai giochi di movimento e costruzione pensati per i più piccini”. Alla Festa del Gioco parteciperanno, con La Scuola dei ragazzi inventori, cinque scuole di Carpi tra Primarie e superiori che, domenica, dalle 10 alle 20, presenteranno, attraverso dimostrazioni e laboratori per tutti, i progressi che negli istituti scolastici si compiono sul versante tecnologico. “Dalla macchina solare Escorpio a Mille e più facce di Arduino dell’Itis Leonardo da Vinci a Enigma, la macchina dei messaggi segreti usata durante la seconda guerra mondiale, dell’Istituto Vallauri”, sottolinea Emilia Ficarelli. A condire tutto con un pizzico di magia saranno però le architetture fluttuanti, “di certo gli elementi più spettacolari della festa”, sorride Emilia. Tre installazioni giganti e coloratissime fatte rigorosamente di salvagente a cura dello studio di architettura di Roma ma0: Nuvola, Labirinto e Catena di Colori. “Il primo assaggio lo abbiamo avuto in via Paolo Guaitoli dove da alcuni mesi svetta un’installazione – resterà allestita fino al 9 ottobre – capace di proiettare a terra ombre colorate con cui i bimbi giocano e interagiscono. Da pochi giorni ha invece preso a danzare, sospesa sul Cortile d’Onore di Palazzo Pio, Nuvola mentre, il giorno della Festa verrà creato un Labirinto in Piazza Martiri dove ci saranno gallerie in cui camminare, fori attraverso cui passare… Il gioco, di venti metri per venti, resterà allestito fino a domenica sera, dopodiché i salvagenti saranno smontati e regalati ai presenti come gadget”. Orgoglioso dell’evento anche l’assessore al Centro Storico, Simone Morelli: “questo festival si inscrive in una regia politica precisa. Il nostro desiderio, infatti, è quello di unire pubblici diversi e farli interagire insieme nella nostra bellissima piazza. Allo stesso tempo, lo sforzo che stiamo perseguendo è quello di far dialogare e collaborare il più possibile tutti gli istituti culturali della città per offrire un servizio sempre più attento e puntuale alla cittadinanza. Un modo per far vivere la cultura a grandi e piccini in modo innovativo e ludico. Il porfido è fatto per essere calpestato, vissuto…  non solo ammirato”.
Jessica Bianchi

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