L’uomo a lavorare e la donna a casa: Forza Nuova alla sfida del calo demografico

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“L’uomo deve andare a lavorare e la donna deve stare a casa”: sembrerebbero frasi più attinenti ai primi decenni del secolo scorso, non fosse che siamo a Carpi, in un freddo sabato di dicembre, anno 2017. E mentre nel nord Europa le donne, oltre che poter intraprendere, dopo il parto, una carriera professionale mentre il padre si occupa di accudire la prole, possono anche vantare ruoli di vertice nella Chiesa luterana, e mentre nell’immaginario televisivo e cinematografico la fanno da padrone principesse a cavallo di draghi o giovani cavaliere Jedi con tanto di spada laser, a vederle invece come perfette casalinghe e madri di famiglia è un esponente di Forza Nuova che nella mattina del 9 dicembre, insieme a un’altra decina di persone, per la più parte provenienti da fuori città, ha organizzato un punto di raccolta firme in piazzale Ramazzini, all’imbocco di Corso Roma, in pieno centro cittadino. Non importa che questa sia terra di mondine, sarte, imprenditrici che con creatività, coraggio e fatica hanno reso grande nel mondo il Distretto del tessile abbigliamento, insomma di donne che hanno sempre lavorato, sodo e bene: per i membri di Forza Nuova il ruolo femminile va esercitato entro gli spazi, e i limiti, delle quattro mura domestiche. “Stiamo raccogliendo le firme per il reddito alle madri, in modo tale che – spiegano infatti gli astanti, nel tentativo di fermare qualche passante per convincerlo ad aderire alla petizione popolare promossa dal movimento di estrema destra – ogni donna, scegliendo di fare la casalinga, possa percepire 500 euro al mese”. Sia chiaro però, a scanso di equivoci, che questa somma (in realtà di 650 euro al mese fino ai 18 anni per il primo figlio, di 350 dal secondo in poi, fino ai 18 anni, almeno stando al sito del movimento guidato da Roberto Fiore) sarebbe, nelle idee dei proponenti, stanziata se e soltanto se: “La donna deciderà di rimanere a casa invece che andare a lavorare”. Solo donne italiane, naturalmente. “Perché vogliamo che la famiglia, cardine del nostro popolo, sia aiutata, soprattutto in un periodo storico in cui si fanno pochi figli”. Chissà cosa ne penseranno le tante donne di Carpi che, a carriera e cura della prole, riescono addirittura ad affiancare superbe doti di rezdore.

Marcello Marchesini

 

 

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