Via libera a Pedibus e Ciclobus

0
830

Il metodo, per il consigliere 5 stelle Luca Severi, è sempre lo stesso: prima la carota e poi il bastone, per così dire. L’aria in prossimità dei poli scolastici è irrespirabile? Le code di auto in sosta, spesso col motore acceso, costituiscono un problema di sicurezza e di salute pubblica? La soluzione auspicabile è soltanto una: “interdire il transito delle auto davanti alle scuole”. Per porre rimedio a una situazione ormai cronica, si devono usare le maniere forti, come l’introduzione di “isole pedonali temporanee, in corrispondenza degli orari di ingresso e di uscita da scuola”. Prima di adottare tali contromisure però, per Severi è fondamentale creare una alternativa pratica e percorribile. “E’ urgente favorire altri tipi di mobilità. Perché non introdurre Pedibus e Ciclobus” come a Reggio Emilia? BiciBus è un gruppo di scolari che va e torna da scuola accompagnato in bicicletta da genitori, nonni o insegnanti lungo percorsi prestabiliti, messi in sicurezza, segnalati da scritte a terra facilmente individuabili da bambini e automobilisti. Il PediBus funziona allo stesso modo, ma il gruppo si sposta a piedi. E’ una carovana di bambini, accompagnata da genitori volontari, che va a scuola insieme camminando lungo un percorso prestabilito, con il sole o con la pioggia. “L’obiettivo non è complicare la vita delle persone, bensì scaricarle di un onere, come accompagnare i figli a scuola, al contempo gioendo dell’abbassamento della spesa e dell’inquinamento”. Anche il trasporto pubblico dovrebbe essere ripensato: “diciamoci la verità, a Carpi l’autobus non lo prende praticamente nessuno. Le linee ci sono, i mezzi si muovono per sei giorni a settimana, per circa 13 ore al dì. Partiamo da lì e raddoppiamo il servizio per renderlo una realtà fruibile anche dai lavoratori. Occorre aumentare il cadenzamento, il numero delle corse, allargare l’area servita fino alle zone industriali e ampliare la fascia oraria affinché chi finisce di lavorare oltre le 18 abbia un mezzo garantito per poter tornare a casa. In un futuro sogno anche veri e propri WorkBus che riuniscono vari lavoratori diretti verso lo stesso stabilimento…”. Un passo alla volta.

Jessica Bianchi

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here