Nidi di api, vespe e calabroni: i consigli dei pompieri

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Dall’inizio dell’anno gli interventi per la rimozione di nidi di vespe e calabroni effettuati dai Vigili del Fuoco sono stati oltre 1.000 nella provincia di Modena e circa 100 nel distaccamento di Carpi. Un bel carico di lavoro per il Comando Provinciale che è sempre disponibile a intervenire per aiutare la cittadinanza, anche se è bene richiedere l’intervento solo in presenza di reale pericolo, cercando di prevenire la formazione dei nidi.

Vespe e calabroni privilegiano abitualmente i cassettoni delle finestre, l’interno delle canne fumarie e i sottotetti. Qui, in poco tempo realizzano vere “opere d’arte” con nidi che possono raggiungere anche l’altezza di un metro e un diametro di 50 centimetri.

Sono grossi “contenitori” che possono ospitare anche centinaia di imenotteri pronti a colpire, se disturbati, con i loro pungiglioni. Di tutt’altra specie gli interventi dei Vigili del Fuoco per la presenza di sciami di api. In questi casi i pompieri si rivolgono all’apicoltore disponibile che interviene per recuperare lo sciame. Le api, infatti, non sono aggressive e attaccano solo se si sentono minacciate.

Quali sono state le circostanze o i contesti più pericolosi in cui siete intervenuti?

“Gli operatori operano sempre con tute appositamente costruite per abbattere notevolmente i rischi di essere punti, ma impegnano notevolmente il fisico per chi le indossa, soprattutto nelle giornate torride per via delle temperature raggiunte al suo interno. Gli interventi di rimozione di nidi sotto terra e nei sottotetti più angusti sono certamente gli scenari più difficoltosi da affrontare”.

Quando ci si accorge di avere vicino a casa un nido di vespe, api o calabroni cosa consigliate di fare?

“Occorre fare distinzione tra le specie di imenotteri. Le api vanno salvaguardate assolutamente quindi, se troviamo un agglomerato di questa specie, si deve far intervenire un apicoltore. I loro numeri di telefono sono registrati presso la nostra sala operativa che risponde al numero di soccorso 115. In presenza di vespe e calabroni, invece, il richiedente deve dare informazioni precise sull’ubicazione del nido e sul tipo di imenottero, per organizzare in modo specifico l’intervento”.

E’ sempre necessario il vostro intervento?

“Il nostro intervento diventa necessario quando le dimensioni del nido e la sua ubicazione rendono troppo pericoloso un’azione del richiedente senza le protezioni adeguate. A volte interveniamo su nidi di vespe a vista di piccole dimensioni che potrebbero essere rimossi facilmente e senza rischi nelle ore più fredde con gli strumenti in vendita nei negozi specializzati e nei supermercati, i quali, spruzzando liquido o schiuma paralizzante con una gittata fino a 4/5 metri, sono sufficientemente sicuri per chi li utilizza. Per i calabroni bisogna sempre essere adeguatamente protetti in quanto molto pericolosi se disturbati”.

E invece quali azioni consigliate per prevenire la formazione dei nidi?

“La prevenzione abbatte notevolmente il rischio di formazione di nidi, soprattutto in finestre e anfratti poco utilizzati dai residenti dell’abitazione, posti preferiti dagli imenotteri per creare la loro colonia. Anche le piante con fessure e buchi sono luoghi in cui si annidano e prolificano gli imenotteri e vanno controllati. Nei cassonetti delle tapparelle e negli armadietti del gas si può mettere canfora, eucaliptolo oppure spruzzare frequentemente sulla tapparella e all’interno dei vani del veleno così da creare odore al loro interno.

Bisogna poi chiudere tutte le fessure sulle pareti esterne, in quanto una colonia che si forma all’interno di un muro rende assai difficoltoso l’intervento e la sua definitiva eliminazione”.

Chiara Sorrentino

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