Buon Compleanno Aido!

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“Il 2018 è per noi un anno molto importante dal momento che ricorrono i nostri primi 45 anni di storia. Un traguardo rilevante che vogliamo condividere con la cittadinanza”, sorride Eugenio Davolio, segretario di AIDO Carpi. Sabato 6 ottobre, dalle 16 alle 19, si terrà, presso la Saletta della Fondazione CR Carpi in corso Cabassi, l’incontro 1973-2018 – Buon Compleanno AIDO per celebrare le 45 candeline dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule.
A confrontarsi saranno la presidentessa nazionale di AIDO Flavia Petrin, Stefano Cresci e Marco Costantini, rispettivamente presidente della Sezione regionale e provinciale di AIDO, Gabriella Sangiorgi, dell’Azienda Sanitario-Ospedaliera di Bologna e Responsabile del Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna ed Eugenio Davolio segretario di AIDO Carpi.  “Un momento che – sottolinea Davolio  – costituirà una preziosa occasione per discutere dell’importanza della donazione degli organi post mortem e, allo stesso tempo, dell’iniziativa Una Scelta in Comune, ovvero la possibilità di manifestare, all’atto del rinnovo del documento di identità, la propria decisione in tal senso. Volontà che hanno un valore testamentale ed evitano così ai famigliari, alle prese con un momento terribile e delicato come quello della morte, di dover esprimersi circa un eventuale donazione. La creazione del Sistema Informativo Trapianti, banca dati a disposizione delle varie Rianimazioni del Paese, rappresenta un vero e proprio passo avanti in termini di civiltà”, prosegue il segretario.  Carpi, città pioniera in Italia nell’aderire a Una Scelta in Comune, nell’ottobre del 2015, sta rispondendo “bene. Sono quasi 5.800 i carpigiani che hanno dichiarato la propria volontà positiva a donare. Solo un 19% di coloro che si sono recati in Anagrafe – prosegue Davolio – si è dichiarato contrario”. Certo i numeri non sono ancora particolarmente lusinghieri ed è necessario far crescere la cultura della donazione post mortem per superare così resistenze e paure. “Quando avviene la certificazione del decesso, donare i propri organi e i propri tessuti non costituisce una perdita bensì un modo per permettere ad altri di continuare a vivere. Un gesto generoso – conclude il segretario di Aido Carpi –  che di certo non cambia in alcun modo il nostro destino”.
Jessica Bianchi

 

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