Alta formazione 2.0: sarà la volta buona?

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Dopo il naufragio del Campus della Moda e annesso sperpero di denaro, Carpi ci riprova. Questa volta senza i soldi della Fondazione CRC, bensì con quelli del Miur e, come sostiene l’assessore all’Economia, Simone Morelli, rovesciando completamente il paradigma. “L’alta formazione proposta dal Campus non teneva conto di un aspetto fondamentale ovvero di quanto chiedono gli imprenditori: maggiori competenze tecniche. Ora, al contrario, il corso biennale per tecnico superiore del sistema moda è stato concertato direttamente con le imprese, in modo partecipato e dal basso, sulla base delle loro esigenze e necessità. Lo scopo, infatti, è quello di formare delle figure da impiegare nei processi di sviluppo delle collezioni, per dar loro l’opportunità di spendersi nel mercato del lavoro (il tasso di occupabilità dopo tali percorsi è dell’87%) e, al contempo, per rispondere ai bisogni del tessuto imprenditoriale del territorio. Insomma una scommessa forte, ambiziosa e strutturata, che costituisce un’opportunità efficace da non sottovalutare, soprattutto in questo complesso momento storico”. Fortemente voluto da Carpi Fashion System, il corso Fashion Product Manager – Tecnico superiore di processo e di prodotto per il Sistema moda 4.0 (promosso dalla Fondazione FITSTIC, coordinato da Formodena, finanziato dal Ministero e validato dalla Regione), costituisce “un’assoluta novità nel panorama della formazione terziaria italiana. Il percorso professionalizzante post diploma, della durata biennale, prevede 2mila ore di cui 800 di stage in azienda, anche all’estero. Completamente finanziato dal pubblico – sottolinea Morena Sartori di FITSTIC – il corso consente ai ragazzi di acquisire competenze pressoché a costo zero, dal momento che l’iscrizione è di soli 200 euro”. Il corso, alternativa alla formazione universitaria, è realizzato in stretta collaborazione col sistema delle imprese: “gli imprenditori aderenti (tra le aziende coinvolte vi sono AL-MA, Centro qualità tessile, Crea Sì, Donne da Sogno, Liu Jo, Metaphor Italy, SEA, SMT, Sacchetti Maglierie, Sportswear Company, Staff Jersey e Twinset Milano) infatti non solo partecipano alle docenze ma contribuiscono nella costruzione dei contenuti stessi”. Il percorso è inoltre realizzato in stretta collaborazione e nella sede di ForModena, (al civico 131/C di via Marx) “ente che – sottolinea il direttore Livio Ruoli – vanta una trentennale esperienza di formazione dei profili chiave delle professionalità legate alla moda”. Il Fashion Product Manager, spiega Cristina Pirondi di ForModena, “è una figura chiave poiché interviene nelle diverse fasi del processo di lavoro, collaborando alla definizione della collezione sia dal punto di vista stilistico che tecnico, traducendo la creatività in proposte commerciali in linea con le caratteristiche del brand. Tra le sue competenze vi sono la ricerca delle tendenze moda, l’assistenza in tutte le fasi di sviluppo del prodotto, la progettazione e la realizzazione di prototipi. Sta dunque a lui definire le linee guida e gli strumenti distintivi della collezione a livello di numero di pezzi, categorie prodotto e prezzi di vendita”.

“Per competere col mondo – conclude Federico Poletti, Staff Jersey – occorre creare prodotti performanti. Per essere all’altezza della sfida servono figure capaci di coniugare il nostro saper fare con ciò che richiede il mercato. Avere nel proprio staff figure di altissimo profilo è l’unica arma che abbiamo a disposizione per farcela”. I candidati potranno iscriversi fino al 7 dicembre, 25 i posti disponibili.

Jessica Bianchi

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