Il Comune allunga la mano alla Diocesi

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Il grande assente era proprio lui, Simone Morelli. Il 20 novembre, infatti, la Giunta ha approvato il programma della rassegna Natale a Carpi  senza l’assessore alla Cultura. Scorrendo la proposta di delibera del dirigente Diego Tartari però, qualcosa ha attirato la nostra attenzione. Tre le voci di spesa del cartellone – che costerà complessivamente ai carpigiani 155mila euro – spuntano 15mila euro da impegnare, si legge, “tramite trattativa diretta sul Mepa – Mercato elettronico della pubblica Amministrazione – per il Concerto di fontane danzanti”. Un evento, questo, che, come si legge nella Relazione illustrativa Attività culturali e promozionali Natale a Carpi, si svolgerà “in occasione della collocazione della statua dell’Assunta in cattedrale”. Ergo, il Comune allunga la mano alla Diocesi o, per dirla in un altro modo, mette lo zampino in questioni squisitamente religiose. Una novità per la Corte dei Pio. L’altra anomalia è invece la tipologia di affidamento scelta: a differenza di quelle negoziate aperte, adottate per affidare gli eventi relativi ai musicisti e agli artisti di strada (per i quali sono previsti 42mila euro) e lo spettacolo di Capodanno (97mila euro), per il Concerto di fontane danzanti di sabato 8 dicembre, alle 19, si è optato per una procedura diretta. L’affidamento diretto nel nuovo codice degli appalti è percorribile sia nell’ipotesi di contratti di valore inferiore a 40mila euro che nel caso di lavori di somma urgenza (entro il limite di 200mila euro). Pur essendosi mossa nella piena liceità, con questa mossa l’Amministrazione ha forse voluto ricorrere a un partner conosciuto anzichè pescare nel mucchio di una trattativa?  Di certo la competenza di Prestige Eventi è innegabile: chi di noi non ricorda infatti i suggestivi  spettacoli di luci e fuochi realizzati per anni in Piazza in occasione dei festeggiamenti del Patrono?
Jessica Bianchi

 

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