Sì alle mangiatoie ma con buonsenso

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A partire dal mese di gennaio entrerà in vigore il nuovo Regolamento di Polizia Urbana delle Terre d’Argine, documento che nasce per dirimere controversie di vicinato e tentare di arginare comportamenti potenzialmente pericolosi per l’igiene pubblica.

Piazzare nelle proprie aree private, dai giardini ai balconi, le mangiatoie per sfamare gli insettivori più fragili nel rigido inverno emiliano però è ancora possibile.

Nell’articolo 27, il Regolamento stabilisce come debbano essere messe in atto “tutte le azioni e gli accorgimenti di natura tecnica e gestionale atti a impedire la penetrazione, l’annidamento e la proliferazione di animali nocivi, considerando come tali esclusivamente quelli che possono determinare inconvenienti di natura igienico-sanitaria per l’uomo (scarafaggi, ratti, topi, nutrie, colombi)”. L’articolo 44, invece, stabilisce come “il governo e la pulizia delle gabbie di animali e volatili debbano essere effettuati in modo che mangimi ed escrementi non si riversino sui balconi o davanzali sottostanti o sul suolo pubblico”. E, ancora, “è fatto obbligo ai proprietari degli immobili ove stazionano abitualmente i colombi, di installare dispositivi idonei a impedire lo stazionamento e/o la nidificazione dei volatili all’interno ed all’esterno degli immobili”. Sì dunque alle mangiatoie ma adottando qualche accorgimento in più: vietato appoggiarle a terra onde evitare l’arrivo di sgraditi ospiti come topi e piccioni. Salvare la vita dei piccoli uccelli insettivori però è quantomai raccomandato. Basta tenere le aree pulite e magari circondare le mangiatoie appese ai nostri balconi con una rete a maglie larghe per lasciare così a bocca asciutta i colombi (i quali, lo ricordiamo, non devono essere sfamati dall’uomo). Insomma la parola d’ordine è semplicemente buon senso!

J.B.

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