Arpae Modena: La normativa non prevede controlli obbligatori periodici da parte di Arpae o di altri organi

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A far luce sui controlli delle emissioni in atmosfera della Centauro Spa sono i tecnici di Arpae Modena. “L’atto autorizzativo vigente – spiegano – prevede specifici limiti per tutte le emissioni convogliate in atmosfera, che variano in termini di entità e di parametro, in funzione della tipologia di lavorazione che genera ciascuna singola emissione. Risultano autorizzati complessivamente 32 camini riferibili alle lavorazioni meccaniche, ai forni per la ghisa, al raffreddamento dei pezzi, alla formatura anime, al ciclo di verniciatura…, ognuno di loro presidiato da un impianto di depurazione laddove obbligatorio. Complessivamente gli inquinanti più significativi che di volta in volta risultano regolamentati sono: polveri, ossidi di azoto, monossido di carbonio, ossidi di zolfo, acido cloridrico e solforico, composti organici volatili (tra cui fenoli, ammine e aldeidi). I limiti fissati per ciascuna singola emissione sono stati stabiliti sulla base delle norme nazionali e regionali vigenti e variano in funzione della tipologia di inquinante e di lavorazione”.  L’autorizzazione alle emissioni fissa anche la periodicità dei controlli che deve effettuare il gestore e, in particolare, proseguono i tecnici di Arpae, “sono previsti autocontrolli semestrali per le emissioni più significative e rilevanti, e annuali per le altre. A differenza di quanto avviene per le ditte che sulla base delle tipologie e potenzialità produttive risultano ambientalmente più significative e che ricadono nel regime dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, per le aziende come la Centauro Spa, che hanno un’autorizzazione settoriale alle emissioni in atmosfera, la normativa non prevede controlli obbligatori periodici, a frequenza prefissata, da parte di Arpae o di altri organi di controllo. La Centauro – proseguono i tecnici – è stata oggetto in passato di una specifica attività di controllo alle emissioni, a seguito di una segnalazione, mentre nel 2018 è stata effettuata un’ispezione straordinaria volta alla verifica della capacità produttiva dello stabilimento, in cui però non sono stati effettuati campionamenti alle emissioni. Da anni, in ogni caso, non sono pervenute all’Agenzia altre specifiche segnalazioni, né richieste di controlli straordinari da parte delle autorità sanitarie o comunali.  Si sottolinea, in ogni caso, che per una migliore tempestività di intervento, è opportuno che le segnalazioni, anche dei cittadini, vengano effettuate agli organi competenti affinché possano verificare in tempi brevi le problematiche segnalate e constatare la presenza o meno di anomalie produttive e la loro origine”. In relazione alla segnalazione di fumo nero in uscita da un camino, giunta in Redazione, “in assenza di tempestiva segnalazione e di informazioni che possano consentire di identificarne la possibile origine (acquisibili sul campo, oltre che dai segnalanti stessi) – conclude Arpae – non è possibile effettuare valutazioni di merito. Qualora la problematica segnalata dovesse ripresentarsi, si conferma in ogni caso la disponibilità dell’Agenzia a effettuare le necessarie verifiche”.
Jessica Bianchi

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