La salute del fegato inizia in cucina

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1 persona su 4 oggi soffre di steatosi epatica, meglio conosciuta come fegato grasso, una patologia che, come altre malattie epatiche comuni, implica un ripensamento importante del proprio stile di vita, a partire dalla tavola. “Ma, si sa,  – sorride il dottor Stefano Bellentani – ogni qualvolta si raccomanda a un paziente di mettersi a dieta la sua reazione non è certo tra le più entusiaste. In realtà, si può seguire una dieta mangiando bene e con gusto, senza soffrire”. Ed è proprio da tale consapevolezza che, sottolinea il presidente dell’associazione carpigiana Gli Amici del Fegato, Adamo Neri, è nata l’iniziativa La salute del fegato inizia in cucina: “un modo per educare alla salute e alla buona educazione alimentare”. “L’idea di creare delle vere e priori classi di cucina per i miei pazienti mi balenava nella mente da tempo ma a darmi la spinta necessaria a darvi forma e corpo è stato certamente il confronto con altri medici, a partire dalla gastroenterologa Paola Ricci, modenese da anni emigrata negli States.  In occasione di un convegno, mi ha raccontato di un progetto attivato nell’ospedale dove opera, a Minneapolis, e rivolto ai trapiantati di fegato: il 95% di loro, a due anni dal trapianto sviluppano la steatosi epatica. Finalmente capaci di digerire con facilità e di riassaporare i gusti degli alimenti infatti, questi pazienti rinascono e dalla gioia eccedono, mangiando qualsiasi cosa capiti loro davanti con evidenti conseguenze sul loro stato di salute”. Per insegnare loro un corretto regime alimentare però, il nutrizionista non basta: “quasi tutti di fronte alla parola dieta storcono il naso e dopo pochi mesi si scoraggiano e smettono di seguirla. Ecco perché la dottoressa Ricci ha deciso di istituire delle classi di cucina dentro all’ospedale grazie alla collaborazione di chef e nutrizionisti. I risultati sono stati eccellenti. Il segreto? Imparare quali sono i cibi giusti e come cucinarli in modo corretto per valorizzarli al meglio, riducendo l’apporto di sale e zucchero e introducendo spezie ed erbe aromatiche”. Il 23 marzo, alle 12, presso il Ristorante L’Incontro di Carpi il progetto – il cui costo è sostenuto dalla onlus Amici del Fegato in collaborazione con Manga Beats – verrà illustrato alle autorità cittadine e sanitarie e, successivamente, replicato coi pazienti affetti da patologie del fegato: “grazie al sostegno del Consorzio Modena a tavola, alcuni ristoranti della provincia hanno aderito con entusiasmo e noi – prosegue Bellentani – non vediamo l’ora di dare il via alle danze e di allargare la platea di pazienti a cui rivolgerci, dagli obesi ai diabetici, solo per fare qualche esempio”. Il meccanismo è semplice, nutrizionista e chef concordano un menù sano e gustoso che verrà poi servito – gratuitamente –  ai commensali: “ogni portata verrà commentata e discussa insieme ai presenti ai quali verrà consegnato un opuscolo informativo su come cucinare bene e quali ingredienti scegliere per facilitare il cambiamento e adottare un corretto regime alimentare senza sacrificare il piacere della buona tavola”. Sabato 23 marzo costituirà “il banco di prova”, durante il quale interverranno, il padrone di casa, chef Carlo Gozzi, e vari esperti: dalla nutrizionista Federica Bombarda ai medici Bellentani e Ricci, al sociatra Sergio Bevilacqua. “Spostare l’attenzione dal consumo dei cibi ai vari aspetti della vita conviviale può essere estremamente utile per favorire un cambiamento. La nostra azione dunque, tesa a favorire un differente modo di stare a tavola – conclude il dottor Bevilacqua – si somma in modo sinergico a quelle degli altri medici, dal gastroenterologo al nutrizionista, per il benessere globale del paziente affinché impari a prendersi cura di sé con l’ausilio di diversi strumenti”.

Jessica Bianchi 

 

 

 

 

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