Traffico di migranti: sgominata a Carpi un’associazione criminale che introduceva clandestini in Italia e nel resto d’Europa

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Il blitz dei Carabinieri di Carpi è scattato alla prime luci dell’alba di oggi: a finire nei guai, dopo sei mesi di un’articolata attività di indagine, ribattezzata Ulisse, con l’accusa gravissima di traffico di esseri umani, cinque uomini, tutti residenti in città, mentre altri due sono finiti in manette per possesso di armi clandestine e cocaina. L’associazione a delinquere era finalizzata a trasferire illegalmente cittadini stranieri nel territorio italiano e nel resto d’Europa dietro il pagamento di una somma compresa tra i 3 e i 5mila euro a testa a seconda della destinazione da raggiungere. Almeno una dozzina i viaggi organizzati dal gruppo, costituito da quattro italiani e due turchi, consentendo – tra l’agosto 2018, mese in cui hanno avuto inizio le indagini, e il febbraio 2019 – a decine di persone di entrare illegalmente in Europa. Tra gli arrestati, Antonino Calabrò,  45enne italiano proprietario del bar Eternity di via Volta a Carpi, vera e propria base logistica dell’associazione a delinquere, ritenuto uno dei capi nonché uno degli organizzatori materiali dei viaggi dalla Turchia verso la Grecia e poi lungo l’Italia o la dorsale adriatica con direzione nord Europa. A finire in manette anche Ramazan Sayman un 39enne turco, beneficiario diretto dei profitti illeciti a cui era stato assegnato il compito di reclutare gli irregolari da trasportare, fornire direttive agli autisti e agli accompagnatori per i viaggi e la raccolta del denaro, fissare le tariffe, ordinare il recupero delle quote e munire i migranti di documenti falsi. Insieme a loro sono stati arrestati gli autisti e gli accompagnatori, tutti di Carpi . “La maggior parte dei migranti trasportati – spiega il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Alessandro Iacovelli – veniva agganciata tramite contatti diretti con connazionali e raccolta prevalentemente intorno al valico greco di Kakavia, per poi essere concentrata in rifugi di fortuna nei pressi del porto turistico di Atene o di Igoumenitsa, a ridosso del confine albanese, in attesa di partire. In programma vi era anche il trasporto di circa trenta migranti con un peschereccio ormeggiato a Trebisacce. Dalla proficua collaborazione con le autorità greche – prosegue il capitano Iacovelli – nel mese di ottobre, la polizia ellenica ha messo fine a uno dei tanti viaggi della speranza organizzati dai cinque. In quell’occasione uno degli autisti – un 23enne carpigiano – è stato arrestato nel porto di Igoumenitsa mentre, insieme a quattro migranti, era in attesa di imbarcarsi sul traghetto che li avrebbe poi portati a Bari”. Del gruppo, tre sono stati portati in carcere mentre per gli altri sono stati disposti dal Tribunale, gli arresti domiciliari.
Per le catture e le numerose perquisizioni sono stati impiegati oltre quaranta Carabinieri ed elicotteri del Nucleo Carabinieri di Forlì.

J.B.

 

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