Sovrappasso in Tangenziale: necessario ma non sufficiente

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Che piaccia o no, progressivamente sempre più attività commerciali e ricreative hanno deciso di investire in periferia, vicino all’autostrada, su strade di passaggio e, quindi, facilmente raggiungibili. Dopo lo sviluppo della Zona C, quella dove sorge l’Unieuro tanto per intenderci, la realizzazione dei due nuovi poli commerciali che insistono su via dell’Industria e via Nuova Ponente ne sono l’ennesima dimostrazione. In carico ai soggetti realizzatori delle due piattaforme anche il compito di progettare e creare una fitta rete di ciclabili, raccordate con quelle già esistenti, per permettere così a pedoni e ciclisti di raggiungere le strutture in piena sicurezza. Un reticolo che, oggi, consente da via Nuova Ponente di pedalare in totale tranquillità fino alla Zona C o, passando per via dell’Industria, fino a via Zappiano.  Il nodo cruciale però resta l’attraversamento della Tangenziale Bruno Losi: dopo una serata trascorsa in un locale o dopo aver fatto acquisti, raggiungere incolumi via Cattani in sella alla propria bicicletta o a piedi è pressoché impossibile. L’unica possibilità – quando il nuovo Despar sarà aperto e dunque la ciclabile percorribile – sarà quella di raggiungere viale Peruzzi e da lì imboccare via Bollitora fino al sottopasso. Insomma, una gimcana che non solo allunga notevolmente i tempi ma, cosa ben più grave, fa desistere molti dall’inforcare la due ruote. Correva l’anno 2017 quando l’assessore ai Lavori Pubblici, Simone Tosi, aveva dichiarato che entro tre anni a Carpi “sarebbe sorto un cavalcavia ciclopedonale per  attraversare in piena sicurezza la Tangenziale, all’altezza del Mc Donald’s”. A stabilirlo era un accordo sottoscritto dal Comune di Carpi e dalla società bolognese DMR, proprietaria del lotto racchiuso tra via Parmenide, tangenziale Losi e via Cattani, dove oggi è sorto Burger King. Sui tempi siamo ormai agli sgoccioli: “la società – spiega Tosi – ci ha ceduto un’area di circa 500 metri quadrati per la realizzazione di una porzione del sovrappasso con tanto di progettazione esecutiva e spese tecniche e il versamento di 26mila euro. Nel Bilancio abbiamo messo le risorse necessarie per l’opera, circa 300mila euro: oggi, abbiamo denaro e progetto esecutivo, siamo dunque entrati nella fase operativa. Nel corso dell’anno contiamo di pubblicare il bando di gara e affidare i lavori”. Il percorso ciclopedonale consentirà di collegare il quartiere sorto in zona Morbidina e, in generale, “il quadrante sud ovest della città” con il polo del food aldilà della Tangenziale interessato “da importanti volumi di traffico ciclabile e in prossimità del quale non esiste un attraversamento in sicurezza per le fasce deboli della strada”, spiega l’assessore. Il sovrappasso, dalla rampa di salita allo sbarco, sarà lungo 150 metri e avrà una pendenza di circa il 5% per renderlo accessibile a tutti, giovani e meno giovani. L’opera, fondamentale e attesa, è tanto necessaria quanto insufficiente.
“Futuribilmente – conclude Simone Tosi – vorremmo realizzare altri due cavalcavia ciclopedonali lungo la Tangenziale, in prossimità di via Nuova Ponente e viale Peruzzi”.
Jessica Bianchi

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