Fateci dormire!

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Ogni singolo cittadino ha il sacrosanto diritto di tornare nella propria casa e riposare. Non è ammissibile non riuscire a dormire a causa del rumore”. I residenti del quartiere a ridosso del Pronto Soccorso di Carpi sono estenuati. Insieme al caldo infatti, per loro, è ricominciato il supplizio.  “Un rumore incessante che, soprattutto, di notte, diventa a dir poco intollerabile”, spiegano. Un grave caso di inquinamento acustico di cui avevamo già scritto nelle scorse settimane e che non accenna a diminuire. “Circa due anni fa, l’Ausl di Modena ha fatto eliminare le schermature acustiche che proteggevano le tre macchine per il condizionamento della centrale termica posta a ridosso delle Camere Ardenti poiché, ci hanno spiegato i tecnici, producendo troppo calore mandavano in blocco l’impianto”. Da lì per i residenti è iniziato un vero e proprio inferno. Una colonna sonora continua che “trapana le tempie e compromette la quiete e il sonno”. Lo scorso anno un tecnico di Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna ha fatto un sopralluogo e ha incaricato l’Ufficio Ambiente del Comune di Carpi di provvedere ad abbattere le emissioni sonore. Sono state installate delle barriere antirumore ma il problema è ben lungi dall’essersi risolto. “Tutti continuano a giocare a rimpiattino sulla nostra pelle. Siamo stufi di essere presi in giro e che gli enti coinvolti non si assumano le proprie responsabilità”. E’ ovvio che eliminando le schermature installate proprio per limitare al minimo le emissioni sonore si sarebbe creato un problema, non ci vuole un genio per capirlo e allora perché nessuno se ne è fatto carico? Perché non sono state adottate delle soluzioni alternative efficaci? Un errore di valutazione di tale portata non può ripercuotersi sui cittadini.
“Se nessuno si è fatto carico di rilevare una eventuale variazione sonora sarebbe un fatto gravissimo così come sarebbe imperdonabile se fosse stata registrata un’impennata di rumore senza che poi nessuno facesse nulla.
Se il sindaco è a conoscenza di questo caso di inquinamento acustico ai danni dei residenti del quartiere e resta con le mani in mano è gravissimo e lo è altrettanto se non ne è al corrente considerata la gravità della situazione”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sancisce che il livello di rumore massimo debba essere di 65 dB per il giorno e di 55 dB per la notte e che il livello ottimale non dovrebbe oltrepassare i 45 decibel.
“Limite superato ampiamente nel quartiere: l’impianto è al fuori di ogni legalità. “E’ intollerabile che un’azienda come l’Ausl che dovrebbe tutelare la salute pubblica, ci stia togliendo il sonno. Se due anni fa avessero cercato dei correttivi adeguati ora noi potremmo dormire sonni tranquilli. Siamo davvero al paradosso: tutti fingono di cadere dalla nuvole. Qualcuno faccia qualcosa altrimenti non ci resta che rivolgerci a un legale”, annunciano i residenti.
Jessica Bianchi  

 

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