Oltre 22mila borracce per gli studenti

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10mila tonnellate ogni anno. A tanto ammonta lo spaventoso quantitativo di plastica raccolto da Aimag, nel territorio dei suoi 21 comuni soci. Dopo essere state separate in ben dodici tipologie differenti, solo il 65% di queste plastiche viene avviato al recupero presso l’impianto di CARE e inserito nella filiera del riciclo. Il resto è destinato a durare pressoché in eterno, andando così ad accrescere ulteriormente la più grande e inquinante piaga del nostro tempo.
“Il sistema di gestione integrata dei rifiuti ha consentito, negli anni, di ottenere importanti risultati sul fronte della raccolta differenziata (88%) e delle perfomances di recupero (72% di rifiuto effettivamente riciclato) ma – spiega il direttore di Aimag, Davide De Battisti – possiamo migliorare ancora. Con l’avvio, entro l’anno, in cinque comuni della Bassa modenese del sistema di raccolta integrale, infatti, la qualità delle frazioni di rifiuto conferite migliorerà e dunque stimiamo di poter avviare a recupero il 76% dei rifiuti”.
La municipalizzata di casa nostra quest’anno compie mezzo secolo e, prosegue De Battisti, “abbiamo deciso di inaugurare questo importante anno di celebrazioni con un progetto che ci sta particolarmente a cuore, un’iniziativa di grande impatto in termini di sostenibilità ambientale, poiché si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre sensibilmente il consumo di plastica monouso non solo all’interno della nostra azienda bensì in tutto il territorio in cui operiamo”. Come? Il progetto #Aimag plastic free# è duplice. “Da un lato  – sottolinea la presidente di Aimag, Monica Borghi – doteremo i nostri 500 dipendenti di borracce e rivedremo anche il packaging usato in mensa affinché i pasti vengano consegnati in stoviglie riutilizzabili e, dall’altro, affiancheremo le amministrazioni dei nostri 21 comuni soci per avviare un progetto plastic free sul territorio. A breve oltre 2mila borracce verranno distribuite ad amministratori (sindaci, assessori e consiglieri) e dipendenti comunali, mentre entro la fine dell’anno a riceverne una saranno anche ben 22mila bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie i quali, contestualmente alla consegna, saranno coinvolti in un progetto di educazione ambientale affinché comprendano appieno il valore dell’acqua”.
Aimag batte dunque Hera sul tempo e scommette sulle urban bottle, grazie a un investimento di 200mila euro. Obiettivo dell’operazione, con cui si eviterà che circa 5 milioni di bottigliette d’acqua monouso all’anno finiscano nel cassonetto, “è quello di portare avanti un modello sempre più volto all’economia circolare, capace di pensare al riciclo e al riuso”, conclude Davide De Battisti.
Jessica Bianchi