Cous Cous a Fossoli!

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“Condanniamo senza se e senza ma quello che è avvenuto a Carpi domenica scorsa. Le mele marce che compiono questo tipo di azioni non fanno altro che danneggiare la stragrande maggioranza di immigrati onesti e le loro stesse comunità”. A parlare con piglio deciso e senza mezzi termini è Hafid El Jilali, portavoce dell’Unione delle associazioni marocchine in Emilia Romagna, riferendosi alla rissa scoppiata davanti al Caffè dei Pio, nel corso della quale sono stati gravemente feriti due cittadini carpigiani a opera di alcuni giovani nordafricani che, un mese prima, avevano già malmenato il disabile Matteo Ghizzoni. “Contribuendo alla crescita economica di questo Paese reclamiamo pari diritti ma abbiamo anche uguali doveri. Per questo offriamo la massima collaborazione sia alle Forze dell’Ordine che alle istituzioni nel denunciare quegli stranieri che commettono reati”. Che la maggioranza della comunità marocchina sia ben integrata nella realtà di Carpi lo ha dimostrato anche l’iniziativa realizzata domenica 10 giugno, nel parco della Chiesa di Fossoli, dove è stato preparato un pranzo a base di cous cous per 350 persone. “L’abbiamo fatto per ringraziare Don Roberto Vecchi e tutti i fossolesi che si sono prodigati per aiutare le persone in difficoltà nei primi giorni successivi al sisma, quando gli aiuti ‘ufficiali’ tardavano ancora ad arrivare – spiega Ahmed Elazraki – ed è stato molto bello, perché agli stessi tavoli erano seduti immigrati, volontari, religiosi, semplici cittadini e anche alcune suore”. Al pranzo hanno preso parte anche gli assessori del Comune di Carpi Alberto Bellelli e Simone Tosi, e nel pomeriggio anche Vasco Errani è passato a portare un saluto e un ringraziamento. Quella di Fossoli è, d’altra parte, una delle frazioni più colpite dalle scosse, con molte abitazioni seriamente lesionate, così come due Chiese. “Il tetto della Chiesa della Natività della Beata Vergine è crollato – racconta Don Roberto – e anche quella nuova ha subito danni. Qui a Fossoli è stata molto dura. Certamente cambierà la vita di tutti, ma il pranzo di domenica ha rappresentato un bellissimo momento nel quale sembra siano crollate molte barriere tra italiani e stranieri. E’ come se finalmente l’armonia fosse decollata. Per fortuna tra il nervosismo e la solidarietà si è scelta quest’ultima”. A Fossoli anche l’asilo ha danni ai muri non portanti, ma Don Roberto si dice fiducioso che a settembre i bambini possano tornare nelle proprie aule. Se la comunità sta attraversando un momento molto difficile, sicuramente le fondamenta per ricominciare sarà possibile gettarle solo con lo sforzo di tutti.
Marcello Marchesini

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