Nuovi controlli in via Unione Sovietica

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Continuano a Carpi le azioni di riqualificazione del condominio di via Unione Sovietica da molti conosciuto come ‘Il Biscione’.  Questa mattina agenti della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine e della Polizia di Stato hanno presidiato le operazioni di chiusura di alcuni appartamenti inagibili. Una squadra di fabbri, su incarico dell’amministratore condominiale, ha proceduto infatti alla chiusura, mediante applicazione di blocchi alle porte, di sei appartamenti che, nonostante la inagibilità per mancanza dei requisiti igienico-sanitari, venivano impiegati come ricoveri o bivacchi di fortuna da parte di soggetti non residenti. Costoro trovavano rifugio,  anche solo per una notte,  in questi locali privi di acqua, di luce e, in alcuni casi, di qualsiasi arredo ‘accontentandosi’ di avere a disposizione un riparo. I numerosi controlli operati dalla Polizia Municipale e dalla Polizia di Stato, più assidui negli ultimi tempi, hanno portato effettivamente  ad una riduzione delle presenze di clandestini o di estranei nei 90 appartamenti del palazzo. La recente muratura dei garage interrati, all’interno dei quali venivano svolte attività illecite di varia natura (barbiere, meccanico, compravendita di pezzi di ricambio di veicoli, spaccio di stupefacenti, dormitorio di persone senza fissa dimora nonchè luogo di abbandono di rifiuti) ha reso indispensabile aumentare il controllo degli appartamenti inagibili, alloggi di fortuna per coloro che in precedenza ‘usufruivano’ dei garage. Alcuni di questi appartamenti, chiusi in certi casi già dal 2010, sono stati infatti oggetto di forzatura della porta di accesso da parte degli occupanti abusivi, per i quali è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per violazione di domicilio.
"L’operazione di oggi – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Cesare Galantini – non è altro che la continuazione di quelle attività, operate di concerto tra l’amministratore condominiale, il Comune e le forze dell’ordine, di riqualificazione del fabbricato. Finalizzate alla restituzione alla città di un condominio che, in tempi non lontani, era un eccellente biglietto da visita. Non vogliamo che a Carpi si creino ghetti”.

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