Scoperti due centri massaggi irregolari a Carpi

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L’individuazione di due centri massaggi irregolari a Carpi, scoperti dalla Polizia locale dimostra quanto sia diffuso il fenomeno dei centri estetici che svolgono la propria attività senza le necessarie autorizzazioni esiste. Si tratta di un problema grave da un punto di vista economico e sanitario. Nel primo caso, infatti, si tratta della concorrenza sleale che subiscono i professionisti del settore, imprenditori che hanno investito risorse personali e finanziarie per ottenere le necessarie qualifiche.
Ma sono almeno altrettanto importanti le implicazioni sanitarie del fenomeno, che si manifestano attraverso i rischi che subiscono coloro che si fanno mettere le mani addosso da gente impreparata, magari con l’utilizzazione di prodotti contraffatti o non testati.
Quello degli attestati di qualifica falsificati è, peraltro, un problema non nuovo: “nelle scorse settimane – rivela Luana Franzoni, presidente dell’Unione Benessere e Sanità della Cna di Modena – ne abbiamo già denunciati un paio, due certificati prodotti in Sicilia e a Milano di cui noi stessi abbiamo rilevato l’irregolarità, avvertendo poi i comuni dove avrebbero dovuto insediarsi queste due attività con prestanome italiani. A questo proposito – continua Franzoni – ribadiamo la nostra disponibilità a fornire la necessaria consulenza ai comuni per la verifica degli attestati richiesti dalla legge regionale.
Fortunatamente i comuni modenesi sono tra i pochi a non accontentarsi dell’autocertificazione, ma a richiedere materialmente copia dell’attestato di qualificazione, ovviando a un paradosso della burocrazia che, per consentire l’apertura di centro estetico oggi richiede di tutto – finanche la certificazione del collaudo degli impianti di ricambio di aria, dove previsti, o la conformità delle vetrate antisfondamento – ma, appunto, non necessita della copia dell’attestato di qualificazione.
E’ appena il caso di sottolineare come sia importante, soprattutto in questo settore, l’attività dei centri di formazione accreditati come Ecipar, l’ente di CNA, da anni abilitato all’organizzazione di corsi qualificanti in questo settore.
Sì ai controlli, dunque, è sì anche alla burocrazia, quella sana, quella che serve.

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