Liberi di essere bambini

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“Credo che i bimbi e le bimbe abbiano il sacrosanto diritto di giocare con i materiali naturali quali la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, i sassi, i rametti… Quanta gioia nel ‘pastrocchiare’ con una pozzanghera o in un cumulo di sabbia”. Così scriveva il pedagogista Gianfranco Zavalloni e così la pensano anche gli educatori e le famiglie dei bambini del Nido Colorado e della Scuola d’Infanzia Matilde Capello di Santa Croce, che hanno organizzato il 20 e il 21 novembre scorsi delle iniziative speciali in concomitanza con l’anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il documento che sancisce alcuni diritti imprescindibili dedicati dei minori.  Il 20 novembre, presso il Nido Colorado le sezioni dei bimbi più piccoli hanno organizzato insieme alle famiglie un percorso di scoperta degli atelier naturali in e out, al servizio per collaborare e lasciare piccole tracce creative.                                                         Insieme ai rappresentanti del Consiglio scolastico, la Matilde Capello ha aperto le porte il giorno 21 novembre per una merenda speciale. I partecipanti sono stati i bambini frequentanti la Scuola e quelli frequentanti l’ultimo anno del Nido, con la possibilità di invitare un amichetto per condividere un’esperienza laboratoriale.
“L’idea di questi eventi – ha spiegato Alberto Notari, presidente del Consiglio scolastico dei genitori – nasce dalla volontà di celebrare e impegnarci a rispettare alcuni diritti imprescindibili dei bambini, come il diritto a sporcarsi, a osservare le piante e ascoltare la natura, con un esplicito riferimento all’opera del Creatore. Un impegno fortemente sentito da chi, come lo staff del Nido Colorado e della Scuola d’infanzia Matilde Capello, guida quotidianamente i nostri bambini nella crescita, cercando di trasmettere loro dei valori. L’intento è sensibilizzare famiglie e bambini su questo importante tema in un momento storico e culturale in cui il bisogno di sostenere gli ideali sociali è più forte che mai”. E’ la prima edizione nata dalla sinergia tra rappresentanti di genitori, insegnanti e coordinamento pedagogico: “ragionando insieme ai bambini dell’Infanzia per costruire un catalogo sui  loro diritti, è emerso il desiderio di sostenere l’esperienza  all’aria aperta e di condividere gli spazi verdi della scuola organizzando allesti-menti in gioco. Questo doppio evento rappresenta anche la prima tappa del percorso continuità nido-infanzia che si strutturerà durante tutto il corso dell’anno attraverso proficui scambi di conoscenza. I bambini, entusiasti, oltre a creare la loro personale carta dei diritti hanno dedicato molte ore allo sviluppo della progettualità in tutti i suoi aspetti, arrivando a coinvolgere persino un postino per portare gli inviti scritti di loro pugno ai bambini del nido. Anche i genitori hanno trascorso una bella mattinata insieme, approfittandone per conoscersi meglio e interagire tra loro e coi piccoli.
Avete in programma altre iniziative?
“L’equipe di lavoro della scuola – prosegue Notari – sta già proponendo tante esperienze che rientrano in una progettualità 0-6 anni, offrendoci spunti che sta poi a noi genitori cogliere e portare avanti  con i nostri bambini.  Altri eventi sono i laboratori legati a Reggio Children, che sono stati e continueranno a essere meta delle nostre uscite.  Siamo già andati all’Atelier dell’acqua a Ligonchio, e siamo stati prescelti dall’equipe dell’Atelier della luce del Centro Internazionale Loris Malaguzzi per un percorso di esperienze tra luce artificiale e naturale.  La progettualità della scuola ha creato anche l’occasione per coinvolgere nonni e genitori al fine di portare al suo interno i loro saperi e le loro tradizioni  durante le ore pomeridiane: un tempo dedicato ai giochi senza tempo, quelli di una volta ma sempre educativi, come il gioco degli scacchi, delle carte o la falegnameria.   Inoltre, penso che un occhio di riguardo si debba avere nei confronti del progetto bilingue già iniziato da un mese a questa parte. Una scelta ragionata e coraggiosa, fuori dalle righe, come è tipico del coordinamento Colorado. Un progetto che non solo prevede la presenza di due insegnanti madrelingua che colorano le mattinate a scuola, ma soprattutto che cura la formazione delle insegnanti, la ricognizione periodica della progettualità nonché incontri formativi per i genitori, al fine di far entrare l’inglese nella quotidianità della scuola e di casa.  Anche questa è una progettualità 0/6: chi opera nella scuola per il progetto bilingue opera già a partire dalla sezione dei piccoli al Nido Colorado”.
Chiara Sorrentino

 

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