Una multa al giorno…

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La Polizia Municipale delle Terre d’Argine, dopo aver avviato una campagna per educare i conducenti delle due ruote al rispetto delle norme del Codice della strada, dal mese di luglio ha iniziato a elevare sanzioni ai ciclisti indisciplinati. “La campagna di controlli portata avanti da febbraio a giugno nei confronti dei ciclisti – ci spiega Susi Tinti, Comandante della Polizia municipale dell’Unione delle Terre d’Argine – ha messo in evidenza quante biciclette non viaggino in regola sulle strade della nostra città”. Su 849 ciclisti controllati infatti, soltanto 277 sono risultati ineccepibili. Ma quali sono i comportamenti errati più diffusi? 303 ciclisti sono stati diffidati dagli agenti perchè circolavano con dispositivi non conformi al Codice (luci, freni o campanelli non funzionanti); 8 ciclisti non avevano il giubbetto riflettente, necessario per viaggiare nelle ore serali in ambito extra urbano o in spazi bui come le gallerie; 90 viaggiavano contromano; 19 trasportavano passeggeri; 107 intralciavano i pedoni; 15 non utilizzavano la pista ciclabile esistente e 29 utilizzavano il cellulare durante la guida. “Nei primi quindici giorni di luglio sono stati sanzionati una ventina di ciclisti: siamo nell’ordine di una multa al giorno. Il nostro obiettivo – continua il comandante – non è dare la caccia alle biciclette o intentare una corsa ai controlli, bensì cercare di limitare quei comportamenti che potenzialmente potrebbero avere conseguenze molto gravi per i ciclisti”. Nel 2009 su 860 sinistri (6 i mortali),120 hanno coinvolto ciclisti, con conseguenze tragiche per due di loro che sono deceduti insieme a 3 pedoni. Nel 2010 invece, gli incidenti stradali sono scesi a 823 (2 i mortali, 1 ciclista e 1 pedone) ma i ciclisti coinvolti sono saliti a 135. “Lo scorso anno abbiamo dedicato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai pedoni, grazie alla quale siamo riusciti a limitare i danni: nel 2009 – prosegue Tinti – gli incidenti che hanno coinvolto gli utenti più deboli della strada sono stati 39, mentre nel 2010 sono scesi a 27”. Un calo prezioso, seppur piccolo. “Le sanzioni sono fatte per promuovere maggiore sicurezza e non per far cassa – assicura – basti pensare che circolare al buio senza giubbetto riflettente comporta una multa di 23 euro. Cifre esigue, rispetto al mancato rispetto di un divieto di sosta ad esempio, per punire comportamenti che possono però compromettere la vita stessa dei trasgressori. Non mi stancherò mai di ripeterlo: un ciclista che percorre una strada contromano, colpito da un’automobile, subisce un urto paragonabile alla caduta dal terzo piano di un palazzo… non si deve pensare che, in sella alla due ruote, si possa fare il brutto e il cattivo tempo”. I cisclisti sono avvisati: tolleranza zero per le trasgressioni al codice della strada! Quindi, d’ora in poi, tutti coloro che, per virtù o necessità, viaggiano per le strade carpigiane in sella alla propria bici, dovranno armarsi di santa pazienza e mettere al bando la fretta. Sì perchè, dopo aver dato una bella revisionata al mezzo, dovranno anche ricordarsi che, in corrispondenza di ogni attraversamento ciclo-pedonale, dovranno smontare, per poi risalire una volta giunti – illesi? – dall’altra parte. E, considerati l’ubicazione e lo stato in cui versano le piste ciclabili carpigiane (ndr via Giovanni XXIII, via Ugo da Carpi e viale Carducci, solo per fare qualche esempio) i virtuosi, onde evitare un saliscendi continuo, probabilmente preferiranno i piedi alle ruote, mentre i “malandrini” proveranno a farla franca, dandosi alla fuga qualora avvistassero una volante…

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