Corso: il cinema che resiste

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Il Cinema Corso appartiene alla storia della nostra città: aperto nel 1948, è nel cuore di ciascuno di noi. Ultimo baluardo – unitamente all'Eden – del cinema in centro storico, il Corso resiste e, dopo la gestione di Cinetea, torna ora in mano alla Fondazione ACEG, già proprietaria dei muri. “Abbiamo fatto una riflessione a tutto tondo su questa struttura storica – spiega Simone Ghelfi, consigliere di amministrazione di Aceg – e abbiamo deciso di preservarne l'uso per il bene del centro storico, anche su sollecitazione di numerosi cittadini. Inoltre la promozione culturale e ricreativa fa parte del dna della Fondazione e, quindi, la scelta è stata quella di riprendere in pieno la gestione del Corso attraverso una nuova modalità di collaborazione con un’impresa già esperta nel settore”. Il partner individuato per l’affidamento dei servizi organizzativi della sala e della programmazione cinematografica, è la Cooperativa Eden di Puianello (nata nel 1987 su iniziativa popolare per salvare il cinema cittadino ormai decaduto) che metterà a disposizione competenze e risorse umane per la conduzione del Corso e delle persone che in esso opereranno. “Noi crediamo molto nella potenzialità culturale e commerciale del cinema. E’ un settore attraversato da rapidi cambiamenti tecnologici e di fruizione da parte del pubblico – afferma Davide Tosi, rappresentante della Cooperativa Eden – ma, dopo un’attenta analisi, abbiamo ritenuto che anche il Cinema Corso avesse notevoli possibilità di rilancio considerando le dimensioni della sala e la sua collocazione nel centro storico di Carpi, un contesto che si va sempre più riqualificando in termini di attrattività”. Accanto alla programmazione cinematografica, la Fondazione Aceg ha poi intenzione di proporre anche altre iniziative di carattere culturale: “la sala del Corso è estremamente capiente, potendo contare su ben 570 posti, e la nostra speranza è quella di poterla rendere sempre più aperta alla comunità attraverso la creazione di rassegne cinematografiche a tema e per le scuole, conferenze e concerti grazie all’attività di un gruppo di volontari che si va costituendo”, prosegue Simone Ghelfi. Per ACEG la riapertura del Cinema Corso rappresenta una sfida imprenditoriale particolarmente impegnativa con l’obiettivo, almeno per i primi anni, della sostenibilità e poi successivamente la possibilità di poter contare su risorse per far fronte alle molteplici spese sostenute per la manutenzione degli ambienti e le svariate attività educative. “Avremmo potuto, viste le difficoltà economiche dell’Ente, – precisa il presidente don Massimo Dotti – tenere chiuso e individuare soluzioni alternative più redditizie per questi locali. Non ce la siamo sentita sia per non venire meno alla nostra mission e sia per salvaguardare il patrimonio di attività e di opere per i giovani che i nostri predecessori ci hanno consegnato. Poi si aggiunge anche un particolare legame con la città e con il centro storico, per cui abbiamo raccolto l’appello di tanti operatori commerciali della zona di Corso Fanti che vedono nella riapertura del Cinema Corso un’occasione di rilancio e di maggiore frequentazione di un’area che al momento pare un po’ dimenticata”. Per rafforzare sempre più il legame con il territorio e col chiaro obiettivo di riportare quanti più giovani possibile al cinema, la Fondazione ha creato una pagina Facebook dedicata (CinemaCorsoCarpi) e un sito internet (www.cinemacorsocarpi.it). Anche i prezzi strizzano l'occhio ai ragazzi: ogni martedì, giovedì e venerdì (esclusi i festivi, i prefestivi e i primi giorni di programmazione) il biglietto per gli Under 30 sarà di 5 euro, prezzo applicato ogni giorno anche ai bambini fino ai 12 anni di età. Il cinema riapre col botto: a partire da giovedì 1° settembre, infatti, il Corso propone un film fortemente atteso e accompagnato da un notevole battage pubblicitario: JasonBourne del regista Paul Greengrass. “Un film distruibuito dall'Universal, con la quale avremo un rapporto privilegiato, – sottolinea Davide Tosi – che fa parte di una saga amatissima dal pubblico. Una pellicola dal sicuro appeal che siamo convinti porterà in sala giovani e meno giovani”. Ora sta a noi dimostrare l'attaccamento a questo pezzo di storia locale affinchè resista e non abbassi definitivamente il sipario come tutte le altre sale cinematografiche del centro storico.

Jessica Bianchi

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