Ai Mondiali al galoppo

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Leggere il nome di Giulia Borsari tra i convocati per i Mondiali junior di Volteggio rende orgogliosi. La giovane carpigiana è impegnata dal 5 all’8 agosto a Ermelo, in Olanda, dove rappresenta l’Italia nell’individuale femminile insieme ad altre due atlete venete. E’ il coronamento di un sogno per Giulia, che ha il volteggio equestre nel cuore: senza questa immensa passione, che ha potuto coltivare presso l’associazione sportiva e scuola di equitazione e volteggio I Pioppi di Panzano, non sarebbe arrivata così in alto. Non va dimenticato nemmeno l’importante apporto del suo longueur, nonché istruttrice, Michela Callegari.
Giulia, che ha 17 anni e affronterà la maturità il prossimo anno presso il Liceo linguistico Fanti, ha iniziato piccolissima, a soli cinque anni, ed è cresciuta stagione dopo stagione segnalandosi sempre nelle competizioni di categoria. Ha iniziato per gioco, per divertirsi insieme alle amiche, ma non ha più smesso di allenarsi: tre volte alla settimana si reca presso il maneggio e quando ha terminato le sue lezioni si rende disponibile ad aiutare le più piccoline.
Per capire meglio questo sport è indispensabile guardare un video su youtube: il volteggio unisce la ginnastica artistica all’equitazione e l’atleta esegue figure sul cavallo al passo o al galoppo a tempo di musica. L’atleta non ha il controllo del cavallo, è il longueur ad avere questa responsabilità, tanto che senza di lui questo sport non sarebbe possibile.
In una carriera fatta di tante soddisfazioni, tra cui la partecipazione con la squadra azzurra agli Europei nel 2008 e nel 2009, non sono mancate le difficoltà. Era il 2011 quando si verificò un infortunio durante una gara e Giulia riportò la frattura della caviglia, a causa della quale le fu imposto uno stop di alcune settimane. Non ha mai pensato però di non risalire sul cavallo per eseguire anche le difficoltà maggiori, come i salti: ha lentamente ripreso e dal 2013 è cambiata e migliorata acquisendo più convinzione e determinazione.
“Non ha mai avuto bisogno del nostro sostegno – raccontano papà Marcello e mamma Lina – anche se noi ci siamo sempre stati. Giulia è una ragazza introversa, capace di darsi la giusta carica da sola, riesce a trovare la massima concentrazione e a mantenerla in gara. Noi siamo molto orgogliosi di lei”.
Sara Gelli